Strumento di autovalutazione
Save the Children ha sviluppato dieci principi guida per aiutare le organizzazioni a proteggere i minori da abusi e malpratiche attraverso strategie e azioni concrete.
Quanto è sicura la tua organizzazione per bambini e bambine?
Scoprilo compilando il nostro questionario di autovalutazione gratuito: ti basteranno 30 minuti.
Valutare il proprio impegno nel safeguarding è il primo passo per creare ambienti sicuri, riconoscendo punti di forza, criticità e aree da migliorare.
A cosa serve
Questo strumento aiuterà la tua organizzazione a:
- Comprendere i dieci standard di safeguarding e le azioni richieste.
- Identificare punti di forza e aree di miglioramento.
- Pianificare azioni concrete.
- Monitorare i progressi nel tempo.
Nota bene: l'autovalutazione è più efficace se svolta con apertura, onestà e spirito critico.
Cos'è
Lo strumento di autovalutazione aiuta organizzazioni e progetti che lavorano con bambini e adolescenti a riflettere sulle proprie pratiche di tutela e a garantire ambienti sicuri.
È suddiviso in 10 sezioni, una per ciascuno degli standard di safeguarding, e propone domande pratiche per valutare come vengono applicati.
Attraverso questo processo, chi compila può riconoscere punti di forza, individuare aree di sviluppo e rafforzare la cultura della responsabilità e della protezione.
Cosa NON è?
Questo strumento non vuole in alcuna maniera esprimere un giudizio sulla qualità dei servizi offerti dalla tua organizzazione ma si limita a valutare quanto e come la tua organizzazione mette in pratica le misure di salvaguardia.
Perché farlo
Proteggere e promuovere il benessere di bambini e adolescenti deve essere al centro del lavoro di ogni organizzazione. Molte realtà, pur animate da buone intenzioni, faticano a tradurre questi principi in pratiche quotidiane e a valutare i propri punti di forza e di debolezza.
Costruire una cultura solida di safeguarding richiede consapevolezza, strategie chiare e azioni concrete. I 10 standard definiscono come un'organizzazione sicura promuove il benessere dei minori e previene ogni forma di danno o violenza.
Lo strumento di autovalutazione aiuta a riflettere su questi aspetti, a comprendere quanto gli standard siano applicati e a pianificare interventi mirati per rafforzare la tutela.
Chi lo può compilare
Lo strumento di autovalutazione dovrebbe essere completato da persone che conoscono bene le politiche, le procedure e i servizi della propria organizzazione, comprese le pratiche di selezione e formazione del personale.
Possono partecipare persone a diversi livelli dell'organizzazione. È consigliato che più di una persona compili l'autovalutazione, lavorando insieme o individualmente per poi confrontare e discutere le risposte, così da ottenere una visione più completa.
Nota: Se fai parte di una grande organizzazione con diversi servizi, ti consigliamo di concentrarti su un singolo servizio o attività che preveda interazioni dirette con bambini e ragazzi.
Cosa succede dopo
Al termine dell'autovalutazione riceverai via email un report con i risultati. Questo ti aiuterà a individuare le aree prioritarie su cui intervenire e a pianificare i prossimi passi.
Nota: il risultato non è un giudizio sulla tua organizzazione, ma uno strumento di riflessione per capire il punto di partenza nel percorso di safeguarding. Ogni organizzazione, in base alle sue attività e alla natura del contatto con i minori, definirà le proprie priorità di miglioramento.